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I trattamenti antiparassitari: una panoramica

  • Autore: unknown DENISIA
  • 08 nov, 2017
trattamento antiparassitario

Molto utilizzati per la cura e il trattamento di malattie e infezioni a carico di varie specie vegetali, gli antiparassitari sono fitofarmaci che si dividono in due macro-categorie:

  • fitosanitari per piante ornamentali, solitamente liberamente commerciabili da parte di catene della grande distribuzione e negozi specializzati;
  • fitosanitari tout court, disponibili unicamente presso rivenditori autorizzati a causa della loro pericolosità.

Anche i prodotti fitosanitari dispongono di etichette con istruzioni specifiche per l’utilizzo (dosi, modalità di somministrazione, tempistiche, avvertenze), e presentano composizioni chimiche differenti a seconda dello scopo.

I rischi per la salute

È chiaro che l’utilizzo di questi dispositivi sanitari hanno delle controindicazioni per la salute dell’uomo, benché questi vengano somministrati alle specie vegetali: infatti nonostante l’implemento di tecnologie e di tecniche di utilizzo, che hanno permesso di ridurre notevolmente i fattori di rischio rispetto al passato, è sempre bene utilizzare i dispositivi di protezione – guanti, mascherine, occhiali e tute – nel momento in cui si effettua l’operazione di distribuzione del fitofarmaco.

Classificazione dei fitofarmaci in base alla pericolosità

A seconda della loro pericolosità, antiparassitari e fitofarmaci sono divisi in 5 categorie specifiche:

  • molto tossico, simboleggiato da teschio e tibie incrociate;
  • tossico, dotato anch’esso del simbolo del teschio e delle tibie incrociate;
  • nocivo, riportante una croce di Sant’Andrea;
  • irritante, anch’esso con raffigurata una croce di Sant’Andrea;
  • non classificato, sulla cui etichetta è riportata la dicitura “attenzione: manipolare con prudenza”.
Per le prime 3 categorie occorre essere in possesso del cosiddetto patentino di abilitazione, che viene rilasciato dagli Assessorati Provinciali dell’Agricoltura dopo aver frequentato un corso professionale e superato un esame.

Classificazione dei fitofarmaci in base al tipo di utilizzo

Altra classificazione dei fitofarmaci che si può tracciare è quella che ha come discriminante il campo d’applicazione.

Sulla base di tale premessa, gli antiparassitari si possono dividere in:

  • acaricidi, ossia prodotti che eliminano gli acari dannosi;
  • diserbanti o erbicidi per l’eliminazione delle erbe infestanti;
  • fungicidi o anticrittogamici, per proteggere le piante da funghi e altri parassiti;
  • insetticidi, fitofarmaci per eliminare gli insetti dannosi;
  • molluschicidi, prodotti specifici per combattere chiocciole e limacce.

Altre caratteristiche dei fitofarmaci

Ogni fitosanitario, al fine di essere immesso sul mercato, deve ottenere una specifica registrazione, la quale viene regolamentata a livello europeo.

Inoltre ogni fitofarmaco presenta, come i farmaci per umani, una denominazione commerciale, e ha depositato un determinato principio attivo, ossia la sostanza deputata all’eliminazione del parassita o dell’insetto specifico.
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